La loro zona adottiva è il Messico e sud degli Stati Uniti. Il nome deriva dal latino “echino” cioè riccio e da “cactus”. L’Echinocactus grusoni è probabilmente il cactus tra il più coltivato al mondo, nella sua zona di origine in Messico è tuttavia molto raro e ritenuto in pericolo di estinzione. Tra i cactus non accestenti l’E. ingens è la pianta che raggiunge le più grandi dimensioni. La coltivazione dell spp. Messicane risulta abbastanza facile, non altrettanto possono ritenersi facili, le spp del sud degli Stati Uniti. La specie più variabile del genere è l’E. horizonthalonius, con i toni dell’epidermide che vanno dal blu al grigio-verde e con le spine più o meno lunghe, ricurve o piatte e fiori dal pastello al magenta. I nativi messicani utilizzano la polpa del grusoni e ingens per ricavarne un dolce (acitron - dulce de biznaga, è considerato un reato federale questa pratica, ma la tradizione continua e pone in serio pericolo intere popolazioni di questo genere.