Endemici del Messico e dello stato americano del Texax. Tutto il genere è compreso in appendice 1 Cites. Molte spp. Rischiano di estinguersi sia per prelievo indiscriminato di piante in habitat sia per l’antropizzazione di intere aree dove alcune colonie vivono. Per fortuna, negli ultimi anni si è affinata la tecnica di riproduzione, tanto da consentire la disponibilità di piante mature, riprodotte dal seme; rimane il problema della espansione umana incontrollata. Le piante sono sprovviste di spine, tranne in età giovanile; fanno eccezione alcune forme di retusus “rostratus” che presenta minuscole spine nella cima del tubercolo e la forma “sanluisensis” di agavoides.
La loro coltivazione, seppure mitizzata come difficile, non presenta particolari problemi. Vanno rispettate solo alcune basilari regole: terreno molto drenante e di base minerale calcareo, innaffiature primaverili/estive, riposo con stress idrico e di temperatura durante l’inverno. Come curiosità va elencato che intorno al 1840 vennero spedite in Europa degli kotschoubeyanus, uno di esso fu venduto per la enorme cifra di circa 200 dollari, molto di più del suo corrispettivo in oro.
€ 135.00
€ 38.00